News Pubblicata il 18-05-2022

Medicina riabilitativa 5.0

La medicina riabilitativa è efficace non solo in ambito preventivo ma anche come opzione non chirurgica. 

La salute o il benessere è uno “stato di equilibrio e soddisfazione” che coinvolge tutti gli elementi che fanno parte dell’essere umano. Psiche, energia, emozioni, corpo, ma anche il comportamento (personale, relazionale  e sociale) e spirituale (Syme). Volendo allargare il razionale salutogenico anche agli animali, ai vegetali e alla stessa terra, per trovarsi in uno stato di salute, debbono preservare e salvaguardare ogni aspetto che li riguarda. Senza benessere infatti, ogni attività umana, animale o vegetale che sia è compromessa.

Per poter parlare quindi di salute, di promozione della salute è necessario tenere in considerazione tutti gli aspetti che, possono concorrere ad una disfunzionalità che possa innescare o acutizzare una patologia, ma non solo; anche nello sviluppo di strumenti dapprima diagnostici e poi terapeutici è necessario tenere in considerazione l’uomo in ogni suo aspetto e non meramente nello studio e trattamento della funzionalità organica. Per far comprendere come tali realtà siano interconnesse alla salute e quindi alla patogenesi, la ricerca scientifica negli ultimi anni, si è concentrata anche su questi fattori individuando nell’epigenetica, la causa o concausa delle malattie ivi compresi i tumori.

E se la ricerca medico-scientifica mira a fornire all’ uomo una migliore qualità di vita e quindi della salute, anche mediante lo studio di fattori epigenetici (lo studio delle basi genetiche dei comportamenti individuali, relazionali e sociali che modificano in modo mirato il genoma umano) in pubmed ci sono più di 89.000 studi, gli operatori sanitari hanno la responsabilità di favorire il processo diagnostico, prognostico e di cura, attraverso la presa in carico del paziente nella sua complessità nosologica che non è solo quella organica, ma anche quella emotiva, psicologica, comportamentale e per molti autori come Syme, spirituale.

Sebbene sia corretto che la medicina e le case farmaceutiche investano nella continua ricerca e perfezione di terapie e trattamenti che mantengano o facciano riacquistare la salute, esse non debbono sottovalutare il peso delle aree emotive, psicologiche e comportamentali d’ un individuo e della società. Le scienze e le discipline socioculturali ed umanistiche, completano l’opera risanatrice che permette al sistema umano di acquistare rinnovare o mantenere il suo equilibrio e quindi concorrono alla salute dell’individuo. Negare questo precetto significa tornare indietro di secoli, quando si pensava che il corpo fosse una realtà distinta dalle emozioni, dallo spirito e dal cervello.

Quindi, il livello di salute nell’uomo e lo studio delle sue disfunzionalità tra cui la malattia, dev’essere diagnosticato e trattato  mediante di una sistema di SCIENZE INTEGRATE, (medicina convenzionale, alternativa, scienze umanistiche e socioculturali) che collaborando tra loro in stretto contatto possano fornire una “medicina personalizzata” vestita sulle reali esigenze dell’individuo.

Invece sia la medicina convenzionale, che la medicina alternativa, che le scienze umanistiche, si sentono in realtà slegate, spesso in lotta tra loro demonizzando ciò che credono essere degli opposti, negando l’una l’efficacia e la necessità interattiva delle altre.

Non esiste una disciplina migliore di un altra. Non esistono formule magiche. Non esistono guru nè risposte esatte. Ma è l’interazione tra queste scienze e discipline, che può migliorare e modificare la storia naturale di un individuo e di conseguenza della sua malattia.

L’alimentazione è importante si, ma non ci si può solo avvalere di quella. L’antibiotico serve sì, ma non concorre a garantire il benessere. L’integratore è necessario sì, ma non basta e così via. Potremmo andare avanti all’infinito. Purtroppo sempre più spesso leggo di persone, associazioni o case farmaceutiche, che basano le proprie ricerche come se ciò fosse la verità assoluta. Mangiare vegano guarisce, assumere flavonoidi impedisce di invecchiare, assumere omega 3 garantisce di non diventare cardiopatici, fare cure a base di staminali non fa ammalare. Niente di più falso. Siamo così permeati dalla potenza di un narcisimo mediatico e del riconoscimento che abbiamo perso ciò che sono i reali interessi che uno scienziato, un ricercatore, un  medico od un operatore debbono avere. Il raggiungimento di un equilibrio e non di una statistica e di un numero. Sapendo che ognuno di noi è un entità unica con problemi e differenziazioni uniche diverse da altri. L’uomo, per ottenere benessere, deve poter avvalersi di una sistema di DISCIPLINE INTEGRATE, vestite sulle reali esigenze dell’individuo che puntino sia sulla salutogensi che sulla patogenesi. Come sempre anche e soprattutto nelle scienze umane, è la garanzia di un equilibrio ed il rispetto di ogni aspetto ed ogni disciplina umana, che potrà portare al concepimento e quindi all’applicazione della salute. Un aspetto intuitivo e se volgiamo banale, ma che la scienza e gli uomini, spesso adulterano a favore di mero opportunismo o interesse narcisistico. Partendo dal concetto universalmente riconosciuto che la medicina non è una scienza esatta, è deontologicamente ed eticamente plausibile utilizzare ogni sistema che possa aiutarla ad evolvere, sotto ogni punto di vista”. Dr.ssa M.Salvi

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